“Un cerchio di donne è uno specchio multiforme in cui ogni donna vede se stessa riflessa …
il cerchio è un rito sacro, è l’incontro di donne coinvolte in un’arte capace di cambiare noi stessi e il mondo”
Jean Shinoda Bolen
Ecco ciò che succede quando delle donne si riuniscono, portando nel cerchio il loro corpo e i loro figli.
Parlando, o non parlando affatto. Raccontando e raccontandosi. Tra le risate e le lacrime.
Con gli occhi colmi, a volte stanchi o impauriti, spesso scintillanti.
Il cerchio crea unità, dà forza e sostegno e ci aiuta a comprendere maggiormente noi stesse.
Esso rappresenta la perfezione, la compiutezza, l’unione. Il Cerchio rappresenta lo stato della sostanza primordiale; sprovvisto di angoli e di spigoli simboleggia l’armonia, che grazie all’assenza di opposizioni (come ad esempio l’alto e il basso) riporta ad un’uguaglianza di principi. È il simbolo dello spirito e dell’immaterialità dell’anima. In esso non esiste ne’ principio ne’ fine: e’ movimento eterno. Il movimento circolare, che è anche quello del cielo, è perfetto, immutabile, senza inizio né fine, né variazione; questo fa si che esso possa rappresentare il tempo, il quale, a sua volta, può essere definito come una successione continua e invariabile di istanti tutti identici gli uni agli altri, e da qui il concetto di ciclicità.
Al suo interno ci si rigenera e ricarica di nuova energia