Tra cenni storici, evidenze scientifiche e riflessioni
a cura di Michel Odent
Nelle società che hanno preceduto lo sviluppo della scrittura e dell’agricoltura, le donne, come molti mammiferi, si isolavano per partorire e di solito, la madre, una zia o un’altra donna esperta del vicinato si trovava nei paraggi, per proteggere il luogo della nascita dall’intrusione di uomini e animali. Siamo forse alle origini della figura della levatrice.In seguito, nel corso dei millenni, la nascita divenne con gradualità un evento sociale. La levatrice si trasformò sempre più spesso in una guida che interferiva con il linguaggio, in grado di trasmettere credenze e rituali, utilizzando una grande diversità di procedure, incluse manovre invasive come la dilatazione manuale della cervice, la compressione dell’addome, o l’utilizzo di erbe tradizionali.Un passaggio importante nella socializzazione della nascita avvenne quando le donne iniziarono a partorire nel luogo dove erano solite trascorrere la loro vita quotidiana: il parto in casa è un’esperienza relativamente recente nella storia.Le donne continuarono fino alla metà del ventesimo secolo a dare alla luce i propri figli in un ambiente in cui predominava la presenza femminile, persino nel caso di una nascita in ospedale. “L’ostetrica che lavorava a maglia” era la persona cardine del reparto maternità.

Continua a leggere “Una volta il parto era considerato un “affare di donne””