Quando essere radicali è una necessità

Quello che comunemente viene chiamato “latte” artificiale e che viene elargito con così tanta facilità, FA MALE. Ebbene si. Non solo l’Allattamento Materno, vera fonte di Nutrimento per il cucciolo d’uomo, ha innumerevoli benefici, ma sempre più studi dimostrano che la formula artificiale fa male. E non solo ai nostri figli, ma anche a noi madri (emotivamente e psicologicamente) e all’ambiente. Continua a leggere “Quando essere radicali è una necessità”

La coppia è in Attesa

Per noi donne è semplice: la Vita cresce e si muove dentro di noi, con noi.

Ma i nostri compagni, uomini che, esattamente come noi stanno per diventare o ri-diventare genitori, così, più o meno di punto in bianco, come vivono la gravidanza? Cosa succede dentro di loro? Quali cambiamenti, quali emozioni emergono o rimangono celate in loro?

Non solo la madre vive questo periodo di Attesa e di Preparazione alla Nascita, il giorno in cui un figlio viene alla luce nasce anche un papà e l’empatia, l’unione e la comunicazione nella coppia, durante la gravidanza, sono un bene prezioso che va continuamente Nutrito.

colorandando incontri di coppia prenascita prenatela pre parto papà.jpg

 

 

Ci vediamo giovedì per un coloratissimo incontro tra Maschile e Femminile.

 

Ciò che dovremmo richiedere a gran voce

Quando scegliamo un “corso pre parto”, quali caratteristiche ci attraggono? Con che requisiti lo cerchiamo? E quando scegliamo la persona (ostetrica o ginecologo o doula) che ci accompagnerà durante tutto questo viaggio dell’Attesa e del Parto?

Ecco, secondo me questa mamma, in questa lettera presa dall’web, ha centrato in pieno ciò che dovremmo richiedere a gran voce:

Non insegnarmi a respirare e a spingere
Insegnami a essere me stessa, a connettermi con il mio istinto, a lasciarmi andare agli impulsi del mio corpo.
Non prepararmi a sopportare, a tacere, a soffrire
Preparami a scegliere, alla libertà al di sopra delle mie paure e limitazioni.
Non prepararmi a contare minuti né ore né centimetri di dilatazione
Preparami ad ascoltare il mio corpo, a riconoscere ogni passo, a parlare con il mio bambino.
Non prepararmi a fidarmi del potere della medicina
Insegnami a fidarmi del mio potere, della mia forza ineguagliabile di donna, delle capacità del mio corpo per provare sollievo.
Insegnami a rispettare il tempo di cui il mio bambino necessita per Nascere, il tempo che serve alla mia vagina per accompagnarlo in questo cammino.
 
Quando verrò da te, non insegnarmi a delegare a te perché, allora, tu sarai la responsabile di quello che succede
Preparami a prendere le decisioni
Dammi il potere e, con esso, la responsabilità del mio parto
Dimmi che in me ci sono la forza e il potere necessari per dare vita
Dimmi che sarai lì se ho bisogno di te, MA CHE NON HO BISOGNO DI TE.
Sii chi preserva, in silenzio, il miracolo della nascita da qualsiasi intervento non necessario.

lettera-di-una-mamma-alla-sua-ostetrica-casamamma-bassano

Il Rischio in Ostetricia

Il pericolo è reale, ma il rischio è socialmente costruito. Chi controlla la definizione del rischio, controlla la soluzione razionale del problema. La definizione del rischio è dunque un esercizio di potere”. Le parole di Slovic, grande studioso di questo tema, ci stimolano nel proporre un percorso critico sull’attuale definizione di rischio nella nascita, evidenziando la complessità e riducendo l’eccessiva semplificazione che se ne può fare.
L’attuale cultura ostetrica considera infatti il “rischio” come uno dei perni che condizionano le scelte assistenziali. Richiedere continui esami e interventi mirati a individuare il maggior numero di rischi possibili sembra essere oggi una imprescindibile fonte di sicurezza per la donna e il bambino. Rischio e pericolo appaiono concetti assimilati che generano un aumento di paura: la sensazione di pericolo incombe non solo nelle situazioni patologiche, ma anche nell’assistenza alla normalità. Come ci avverte Barbara Duden oggi il calcolo statistico delle probabilità da prevenire viene anteposto alle percezioni sensoriali del corpo.

(RISCHIO?! La percezione del rischio tra numeri e nervi nell’assistenza alla nascita http://www.irisassociazione.it/)

Mike Gibney si è posto il problema di come la comunicazione del rischio (risk communication) sia tenuta in minor conto della valutazione del rischio (risk assessment) e della gestione del rischio (risk management) e di quali siano le conseguenze di tutto ciò. Il motivo per cui la comunicazione del rischio è tenuta in così scarsa considerazione è che gli scienziati pensano che fornire informazioni al consumatore sia tutto ciò che è necessario. Il consumatore è, apparentemente, preoccupato per il motivo sbagliato, perché ha semplicemente ricevuto le informazioni sbagliate. Tutto ciò che deve essere fatto è educarlo.

ostetrica-one-to-one-esami-diagnostici-ostetrici
Quando una gravidanza è fisiologica e sentiamo che “va tutto bene”, affidarsi ad un’ostetrica, esperta in fatto di Nascita, evita inutili ansie e preoccupazioni, mantenendo inalterati i livelli di cortisolo (noto “ormone dello stress”).

Monitorata, se tutto procede bene, non mi piace e non lo voglio

Sempre di più le donne che, scegliendo una struttura ospedaliera per la nascita del proprio figlio, riportano disagio, la sensazione di costrizione e percepiscono la frustrazione nell’aver subito il monitoraggio durante il loro travaglio.

 

Queste, le riflessioni in merito di Elisa Fasolini, ostetrica:

Il monitor elettronico fetale inizialmente era destinato a quelle donne con specifiche complicazioni durante il travaglio; poi, col passare del tempo, dai primi anni ’70, il suo uso venne esteso a tutte le donne indiscriminatamente e anche al momento della gravidanza. Ha permesso al personale ostetrico di assistere a più travagli, senza la necessità di stare accanto alla donna …

Questo monitoraggio fornisce sicuramente maggiori informazioni rispetto all’auscultazione intermittente … ma la domanda è: questo conduce a migliori esiti neonatali? I bambini nascono meglio con l’uso del monitor? La ricerca dice chiaramente di no. Anzi, studi randomizzati controllati evidenziano che il monitoraggio continuo aumenta il tasso di cesarei e di parti accelerati … L’unica “tecnologia ostetrica” che migliora veramente l’esito neonatale e materno è il sostegno individuale di un’ostetrica (OMS 1996).

Mentre i benefici del monitoraggio non sono dimostrati, non vi è nessuna ricerca su grandi numeri che indaga su possibili effetti collaterali dell’esposizione prolungata del bambino agli ultrasuoni.

… se una gravidanza fisiologica è seguita da un travaglio iniziato spontaneamente fino a prova contraria il parto sarà fisiologico.

… il battito cardiaco fetale di un bambino sano è sempre variabile con accelerazioni valide …

… un buon legame madre-bambino è un elemento che conferma, tramite il “sentire materno” il benessere del bambino stesso senza bisogno di ricorrere ad un monitoraggio del battito prolungato nel tempo…

E’ possibile scegliere diversamente se conosci i tuoi diritti.

Approfondimento dell’articolo e informazioni utili: http://www.giuliamorsiani.it/docs/MONITORAGGIO_IN_TRAVAGLIO.pdf

monitoraggio-fetale-in-travaglio

Siamo così occupati a stare al passo con questa nuova tecnologia, a comprarla a imparare ad usarla, ad ammirarla … che non ci fermiamo a chiederci quali problemi può risolvere. Visualizzazione e resa in immagine sono di enorme interesse per noi ma possono non essere lo scopo per cui spendere il nostro denaro.  (Haverkamp 1985)

Sono una Donna

Sono una donna che sogna, che immagina, che crea

Sono una donna che lotta e che ottiene, che spera e a volte abbandona, che cade e che risale

Sono una donna che è tornata “bambina”, per poi ritornare donna ancora, ma vestita di nuovo

Sono una donna che è diventata madre; una, due, tre, tante volte, in tanti modi diversi

Una donna-madre, che ascolta, che interpreta, che riflette, che indaga, che cammina … cammina … cammina …

Che vede il corpo cambiare, modificarsi di continuo. Che convive con il costante mutamento. Si, ecco, sono una donna in mutamento. A volte mi piace e a volte no. Ma non è un problema. Il mio corpo cambia di continuo e le mie emozioni seguono questo movimento, per forza. Io seguo questo movimento.

Sono una donna che è diventata madre; sono un corpo che si fa spazio per ospitare un altro corpo. Sono una vita che ospita un’altra vita. E questa vita mi apre un mondo del tutto nuovo. Mi sento un po’ come un marinaio che non trova più i remi della propria barca. Conosco l’arte della navigazione, la natura mi ha fatta per questo, ma devo trovare i remi giusti per attraversare questo mare.

Una madre quindi che cerca, che non si accontenta mai. Sono una madre che teme, che ha paura, a volte vere, a volte illusorie, a volte troppe, a volte nemmeno una. Sono una mamma che “crea” le sue paure, anche se queste a volte, non hanno motivo di esistere.

E sono una madre orgogliosa di tutta se stessa e di tutto ciò.

Ma sono una madre che ha bisogno di alzarsi in volo e di liberarsi ogni tanto di tutto questo. Di respirare un’aria diversa, di “staccare la spina”, di vivere con leggerezza.

Di salire su, più su, sempre più su. Lì dove il panorama è diverso, lì dove la prospettiva cambia, lì dove il punto di vista è un altro. Alzarsi in volo, alleggerirsi di pesi che spesso non sono i miei. Di paure che spesso non sono le mie.

Una madre che ha bisogno di ridere, di entusiasmarsi, di essere felice. E di ricordarselo.

Si ho bisogno anche di leggerezza. Quella del gabbiano che “sfrutta” la forza del vento, dell’ostacolo, per restare in volo sopra quel mare.

Sono una donna

Sono una donna-madre

Sono … leggerezza

0a2214dbc7d1b382a90c249c6bab5751

Silvia Tessari

Una Nascita Benedetta

I rituali hanno la proprietà di toccare le radici dell’anima e di accedere ai livelli di realtà multipli coinvolti nella gravidanza e nella nascita. Il Blessingway è un rituale che ribadisce come la donna avrà un’esperienza di parto naturale e bella, ritualizza il supporto della comunità alla famiglia in attesa. Dà alla madre un’occasione di accettare l’attenzione della tribù e l’intensità di questa vulnerabilità. La madre impara ad accettare con grazia i regali per il suo bambino, così come accetterà la forza della nascita, comunemente chiamata dolore del travaglio. Ogni dono (contrazione) porta il suo bambino verso la terra. La Madre viene onorata per essere tra chi porta avanti nuova vita nella tribù”. Jeannine Parvati Baker 

Il Blessingway è una festa che crea una rete di sostegno emotivo e pratico utile al momento del parto e nel puerperio. La riscoperta del valore spirituale della Nascita in opposizione allo sfruttamento commerciale che oggi ruota attorno alla Maternità.
É un rituale di passaggio che nasce originariamente in America del Nord tra gli Indiani Navajo, una cerimonia di buon augurio organizzata per proteggere una ragazza durante la pubertà, un ragazzo che andava in guerra o una donna incinta.
Tra i nativi americani c’è la tradizione di benedire la futura madre prima che affronti il parto.
Questo da alle donne della tribù l’opportunità di infondere coraggio, forza, capacità di sorridere anche quando le cose si faranno più impegnative, vulnerabilità per piangere e chiedere aiuto e certezza profonda che, seppur con la possibilità di appoggiarsi alla propria madre, sorella, doula, ostetrica, quando dovrà superare l’ultima collina strisciando, camminando e volando, ogni donna sarà sola, come un’eroina.

Blassingway di Silvia e Gioele

A CasaMamma ci si riunisce in cerchio perché …

“Un cerchio di donne è uno specchio multiforme in cui ogni donna vede se stessa riflessa … 

il cerchio è un rito sacro, è l’incontro di donne coinvolte in un’arte capace di cambiare noi stessi e il mondo”

Jean Shinoda Bolen

Ecco  ciò che succede quando delle donne si riuniscono, portando nel cerchio il loro corpo e i loro figli.

figura-sacra-del-cerchio-gravidanza-casamamma-bassano

 

Parlando, o non parlando affatto. Raccontando e raccontandosi. Tra le risate e le lacrime.

Con gli occhi colmi, a volte stanchi o impauriti, spesso scintillanti.

Il cerchio crea unità, dà forza e sostegno e ci aiuta a comprendere maggiormente noi stesse.

Esso rappresenta la perfezione, la compiutezza, l’unione. Il Cerchio rappresenta lo stato della sostanza primordiale; sprovvisto di angoli e di spigoli simboleggia l’armonia, che grazie all’assenza di opposizioni (come ad esempio l’alto e il basso) riporta ad un’uguaglianza di principi. È il simbolo dello spirito e dell’immaterialità dell’anima. In esso non esiste ne’ principio ne’ fine: e’ movimento eterno. Il movimento circolare, che è anche quello del cielo, è perfetto, immutabile, senza inizio né fine, né variazione; questo fa si che esso possa rappresentare il tempo, il quale, a sua volta, può essere definito come una successione continua e invariabile di istanti tutti identici gli uni agli altri, e da qui il concetto di ciclicità.

madreterrapalla-da-parto-travaglioparto-in-acqua-piscina-da-partopancia-grande-piccola-in-gravidanza-casamamma

Al suo interno ci si rigenera e ricarica di nuova energia

armonizzazione-delle-cicatrici-da-cesareo

 

 

 

Per molti, ma non per tutti

ll nostro territorio offre moltissime possibilità al Mondo Mamma, quindi perché scegliere di intraprendere un PerCorso proprio con noi?

CasaMamma è un cerchio in cui puoi raccontare e raccontarti, sicura di trovare sostegno e accoglienza, in cui le emozioni che provi trovano spazio e ascolto.

Insieme a noi lavorerai al raggiungimento dei tuoi obiettivi, di madre e ancor prima di Donna.
Il tuo traguardo può essere ad esempio un Vbac, vivere estaticamente l’esperienza del parto oppure quello di elaborare e lasciar andare un’esperienza dolorosa del passato. Le donne che passano attraverso il nostro cerchio hanno vissuti diversi, esigenze diverse, le più varie. Un arcobaleno di colori.

Ti daremo gli strumenti per entrare in connessione profonda con te stessa e con il figlio che sta crescendo dentro di te e giungere ad uno dei momenti più pregnanti della tua vita in una condizione di BENESSERE su tutti i Piani. Affinché Armonia interiore e Sicurezza in te e nel tuo Corpo ti accompagnino anche dopo la Nascita di tuo figlio.
Integrare specifiche tecniche Olistiche e di Counseling si è rivelato essere il modo ideale per Accompagnare una donna che sta per diventare o ridiventare mamma.

I nostri PerCorsi sono Innanzitutto un VIAGGIO alla riscoperta di sé, dei propri talenti dove i limiti e i conflitti personali possono essere trasformati in occasioni di crescita.

cc.jpg

La Gravidanza è una grande Opportunità di cambiamento e di evoluzione personale.

Vivila pienamente!

 

Ecco perché in fase espulsiva opterei per un parto a Terra e non in Acqua

Ho pubblicato un video, qualche giorno fa, sulla nostra pagina, ed è stato subito amore. Anzi, di più, delirio.

La didascalia che lo accompagna pone l’accento sul nostro sapere innato: quello di dare alla Luce.      Il nostro corpo lo sa da sempre, i nostri figli sanno nascere ma noi ce ne siamo dimenticate. E non è che basta dirlo o ricordarlo: dobbiamo riscoprirlo, sentirlo a livello profondo, questo antico sapere, e spesso con un’adeguata preparazione.

Ma, c’è un ma: l’intento di quel post era di sottolineare quanto sia facile, a dispetto di quello che ancora si crede, partorire Naturalmente o meglio, Normalmente. Non intendevo affatto far passare il messaggio Parto Naturale/Ideale = Parto in acqua. (purtroppo mica ne trovi tanti video o foto che raccontino di parti meravigliosi che non abbiano come sfondo la famosa piscina)

Infatti, pur essendo l’Acqua, allo stesso modo degli altri (Fuoco, Legno, Metallo, Terra) un elemento importantissimo, non è il nostro elemento. La Terra lo è. L’acqua può fungere in travaglio da analgesico: al pari di una semplice doccia, o sedute nella vasca da bagno di casa nostra, se l’immersione non è troppo lunga, favorisce la dilatazione portando al rilascio degli ormoni dello stress e del dolore.

E proprio qualche giorno fa, giusto subito dopo questa pubblicazione mi sono imbattuta in una teoria di Diego Giaimi:

Dal punto di vista energetico la scelta del parto in acqua non crea le condizioni per un buon radicamento del bambino (ndr ecco perché  nei nostri PerCorsi sottolineiamo da sempre, grazie a tecniche specifiche, l’importanza del Radicamento a Terra). Essendoci il passaggio del feto dal liquido amniotico alla vasca, da acqua ad acqua, non vi è un netto cambiamento dell’ambiente vibrazionale come nel parto naturale e il neonato non recepisce appieno il fissaggio; la messa a terra non viene incrementata tanto come in un parto naturale.

parto-a-terra-non-in-acqua-messa-a-terra-radicamento-madre-terra

Spesso mi sono chiesta: perché tentare di fare nostri rituali che appartengono ad altre culture allontanandoci o fuggendo dalla nostra che può essere altrettanto meravigliosa?

Seguiamo invece il nostro istinto che per altro, ha accompagnato per secoli e secoli la razza umana nei parti a terra e non in acqua.